martedì 28 aprile 2009

Genere Letterario : Il diario

Il Diario

Una cronaca degli avvenimenti della propria vita è il diario, parola che significa “di ogni giorno”. Nel diario personale si esprimono i propri sentimenti più nascosti, le idee, le aspirazioni, le osservazioni, scritte più per riflettere in quel momento che per comunicare qualcosa a qualcuno.
Il diario pertanto è una cronaca ricca di emozioni personali i cui testi sono realizzati a scadenze fisse oppure quando si ha voglia di scrivere.
Nel diario l’autore, il protagonista e il destinatario coincidono; gli avvenimenti sono scritti man mano che accadano con uno scarto temporale minimo tra l’accadere degli eventi e la loro registrazione
.

Questo testo è una pagina di diario di una ragazzina che cerca di impedire alla mamma di leggere il suo diario.

Giovedì notte, ore 24
Caro diario,
sono davvero furiosa. Ancora una volta la mamma ti ha trovato. Lo so perché ieri sera, prima di chiuderti, avevo nascosto tra le tue pagine un coriandolo. Ora non c’è più, è volato via,segno che l’impicciona ti ha sfogliato scoprendo tutti i miei segreti. Deve essere successo stamattina mentre ero a scuola. E’ il terzo nascondiglio che cambio in un mese. (…)
Ti rendi conto che la mamma ha visto la foto di Nicola appiccicata sulla pagina, quella che ho rubato dal suo zaino a ricreazione? E che di conseguenza ha letto i commenti su di lui ?
Lo sai che vuol dire? Che la prima volta che mia madre chiama quella di Nicola, l’insopportabile signora Perini, le spiffera tutto e di conseguenza la Perini lo va a dire a suo figlio. A quel punto sono spacciata perché dopo tre secondi lo sa tutta la scuola.
Mi vengono i brividi solo a pensarci… Ma perché quella viscida bugiarda intrigante subdola di mia madre non si fa i fattacci suoi? Ti giuro, caro diario, che, fosse pure l’ultima azione della mia vita, la punirò duramente e stavolta in modo definitivo. Fammi riflettere… Ci vuole una vendetta crudele ma allo stesso tempo raffinata.
Ora, però, vado a dormire perché sto morendo di sonno. Stavolta ti nascondo nella capannuccia del presepe.
Chiara Rapaccini, M’ama, ed. Buena Vista

Presentiamo due pagine del Diario di Anne Frank, del 25 e 26 maggio 1944.


Giovedì 25 maggio 1944
Cara Kitty,
ogni giorno una novità. Stamane è stato arrestato il nostro verduriere: aveva due ebrei in casa. E’un grave colpo per noi; non soltanto quei poveri ebrei sono di nuovo sul’’orlo dell’abisso, ma è una cosa terribile anche per l’uomo.
Il mondo va alla rovescia; le persone rispettabili sono spedite in campi di concentramento, in prigione e in celle isolate, mentre la schiuma governa su ricchi e poveri, giovani e vecchi. L’uno si fa prendere per il mercato nero, l’altro perché aiuta ebrei e clandestini; nessuno che non stia nel Partito Nazista sa quel che l’attende domani. (…)



Venerdì 26 maggio 1944
Cara Kitty,
Finalmente, finalmente posso sedermi tranquilla al tavolino davanti allo spiraglio della finestra e scriverti tutto, tutto.
Mi sento così infelice come mai mi sono sentita da mesi: nemmeno dopo la visita dei ladri ero così accasciata di spirito e di corpo. Fino a quando potremo resistere a questa pressione quasi insopportabile e sempre crescente?
Siamo diventati molto più paurosi dopo la faccenda del verduriere; senti mormorare continuamente “sst, sst”, tutti si muovono piano. La polizia là ha forzato la porta, quindi neppure noi siamo più sicuri! E se un giorno anche noi… no, non posso scriverlo, ma non so liberarmi da questo dubbio, anzi la paura per cui sono già passata mi si ripresenta in tutto il suo orrore. (…)

martedì 21 aprile 2009

Nei giorni scorsi abbiamo fermato la nostra attenzione sul disastroso terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Assieme abbiamo letto quanto si sta facendo per la ricostruzione e la ripresa della scuola cosa, questa, cui il Governo ha dato la massima priorità. Pubblicate i commenti che avete prodotto per partecipare a tutti il vostro pensiero.
Maria Ambra, Marina Bazzicalupo